Il centro francese

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Cronistoria della creazione

e delle attività del S.E.C

Crea nel 1950 da parte del filosofo Umberto Campagnolo, la S.E.C ha per oggetto, affermando la necessità di una politica della cultura, di consolidare i valori di civilizzazione, operare al dialogo interculturale, alla pratica della tolleranza ed al mantenimento della pace.

La S.E.C si è impegnata in questo senso per tutto il periodo “di guerra fredda„ dove le relazioni tra intellettuali ed artisti dell’Est e dell’Ovest erano così difficili. Per quanto riguarda la Francia di grandi intellettuali dell’epoca così come Jean Lacroix, Paul Ricœur, François Perroux, André Gide, Jean Paul Sartre hanno partecipato alle attività del S.E.C.

La lingua ufficiale del S.E.C è il francese, la sua sede internazionale si trova a Venezia. Il suo Consiglio esecutivo si riunisce una volta all’anno e la sua assemblea generale ogni due anni. Il tema dell’ultima assemblea che si è tenuta ad Innsbruck nel 2009 era “le crisi del nostro presente ed il riferimento etico„.

Rue JACOB – PARIGI (6o arr.)

Preparazione della riunione con un consigliere di Frédéric Mitterrand

1. Molto breve cronistoria della creazione e delle attività del S.E.C

Crea nel 1950 da parte del filosofo Umberto Campagnolo, la S.E.C ha per oggetto, affermando la necessità di una politica della cultura, di consolidare i valori di civilizzazione, operare al dialogo interculturale, alla pratica della tolleranza ed al mantenimento della pace. La S.E.C si è impegnata in questo senso per tutto il periodo “di guerra fredda„ dove le relazioni tra intellettuali ed artisti dell’Est e dell’Ovest erano così difficili. Per quanto riguarda la Francia di grandi intellettuali dell’epoca così come Jean Lacroix, Paul Ricœur, François Perroux, André Gide, Jean Paul Sartre hanno partecipato alle attività del S.E.C.

La lingua ufficiale del S.E.C è il francese, la sua sede internazionale si trova a Venezia. Il suo Consiglio esecutivo si riunisce una volta all’anno e la sua assemblea generale ogni due anni. Il tema dell’ultima assemblea che si è tenuta ad Innsbruck nel 2009 era “le crisi del nostro presente ed il riferimento etico„. L’edizione di una nuova serie della rivista “comprendere„ diretta alcuni anni fa da parte di Sergio Bobbio è stato appena intrapreso. Infine Summer school dedicato alla politica della cultura e l’integrazione europea è proposto da due anni a Venezia ad una ventina di studenti.

2. Il centro francese del S.E.C

Il centro francese del S.E.C è stato presieduto da personalità di primo piano come Maurice Schuman e Henri Bartoli morto ecco due anni.

Organizza ogni sei settimane circa una conferenza su un argomento dato nella sala del Conseil di Parigi I Sorbona.

Così recentemente sono intervenuti dinanzi a noi :

“Creare in creato„ dal sig. Philipe Robert architetto

L’etica delle imprese da parte del sig. Lamoureux dott. da THALES

L’ospedale malato della redditività da parte del sig. Grimaldi.

La creazione artistica è indissociabile del dibattito culturale. Gli intellettuali e gli artisti di qualsiasi disciplina hanno il dovere di sensibilizzare i responsabili politici e l’opinione pubblica sulla necessità di sviluppare “una politica della cultura„ secondo i termini di Umberto Campagnolo fondatore del SEC o secondo il termine di Edgard Morin membro del S.E.C “di una politica di civilizzazione„, creatrice di valori. Infatti le autorità politiche internazionali, nazionali o regionali non possono suscitare veri dibattiti senza la mediazione delle associazioni di intellettuali interessati dai problemi di cultura.

Purtroppo che sia la S.E.C internazionale a Venezia o i centri nazionali, conosciamo gravi problemi finanziari. Per esistere o esistere abbiamo bisogno di regali o di sovvenzioni di funzionamento, di che pagare un segretariato, alimentare un website, una rete Internet organizzare conferenze o sostenere una rivista. Per essere limitato nel suo importo, tale appoggio si rivela indispensabile alla sopravvivenza di associazioni come la nostra ed a quella di un pensiero plurale.

La società europea di cultura, associazione internazionale crea ecco 60 anni, che può inorgoglirsi di una lunga esperienza del dialogo interculturale, è l’esempio anche di questo tipo d’associazione rara e minacciata di scomparsa in mancanza di minimo d’aiuto finanziario.

Al contrario fin da teatri, orchestre, musei ed altre istituzioni culturali, un’organizzazione di riflessione sono infatti sprovviste di entrate ad eccezione dei contributi, spesso insufficienti, dei regali o delle sovvenzioni nazionali soggette un giorno o l’altro ai cambiamenti di politiche ed alle restrizioni di bilancio. Non trova d’altra parte affatto mecenate sacrificato ad un’attività dello spirito la cui “visibilità„ è molto ristretta, per natura.

Il ministero della cultura e della comunicazione che ha appena firmato una nuova convenzione di patronato potrebbe può essere raccomandare la nostra associazione. Inoltre il ministero potrebbe può essere integrarli in un programma che converrebbe alle nostre competenze. In breve è sui servizi del vostro ministero che intendiamo inizialmente per riconoscere la nostra associazione ed aiutarla a continuare ad affermare la sua vocazione di rappresentante della lingua e del pensiero francese come un attore dell’integrazione culturale europea.

La società europea di cultura

La società europea di cultura ha per origine l’idea, emessa dal filosofo italiano Umberto Campagnolo nei periodi successivi alla seconda guerra mondiale, di un’organizzazione stabile che chiama gli uomini di cultura, indipendentemente dalla loro disciplina ed indipendentemente dalla loro appartenenza, ad una presa di coscienza interdipendente ed all’esercizio della loro responsabilità, mentre la crisi dell’Europa ed il disordine della civilizzazione rendevano assolutamente necessari che legano dialogo ed insieme si impegnano in previsione della ricerca di un’uscita benefica alla crisi mondiale.

Nel corso degli anni, la società europea di cultura non ha cessato di procedere all’analisi delle tendenze dominanti dell’attualità, oltre alle critiche ed alle denuncie facili e sterili, e cercare vie favorevoli all’arrivo di una civilizzazione dei valori, non antagonistico alla politica ordinaria – quella dell’ordine stabilito – ma in presa su essa per darle senso e fondarla.

Molto presto, gli uomini di cultura francesi hanno risposto alla chiamata che era indirizzata loro. André Breton, Marc Chagall, Louis Jouvet, François Mauriac, ha partecipato al Comitato promotore. A sua volta, François Bédarida, François Mauriac, Alfred Kastler, Maurice Schumann, Henri Bartoli hanno assunto la presidenza del centro francese. L’attuale presidente è Dominique Leroy.

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