Conferenza – marzo 2014

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A soul for Europe 2014

Berlino
3 marzo 2014.

“Un cuore per l’Europa„ la cui sede è a Berlino è un’iniziativa della società civile. Questa rete internazionale riunita dal 2004 ogni due anni degli attori culturali e degli uomini politici collegati dalla volontà di rafforzare la dimensione culturale dello sviluppo dell’Europa.

Si prenderanno in considerazione di quest’ultima conferenza inizialmente le dichiarazioni introduttive dei sigg. Barroso, Juncker e Schulz.

Il Presidente della Commissione il sig. Manuel Barroso evoca per cominciare gli sviluppi dell’Unione europea durante gli ultimi dieci anni del suo mandato. Tuttavia occorre oggi lottare contro l’aumento dei populismi ed affermare i valori europei. Ai primi posti di questi valori si trova la cultura senza la quale l’integrazione europea è assolutamente incompleta. Nonostante le proiezioni, l’integrazione europea non è garantita.

Il cineasta Wim Wenders sfida in seguito l’ex Presidente del Eurogruppo, il sig. Jean Claude Junker ; gli chiede perché la cultura, riconosciuta per essere essenziale, non è prioritario poiché i cittadini europei hanno bisogno di più dei regolamenti ? Il Sig. Juncker ritiene che la designazione delle capitali europee della cultura offra un’immagine positiva dell’Europa. Ricorda che tutt’al più molto della crisi economica e finanziaria l’eredità culturale dei paesi più colpiti non era assente dei pensieri dei dirigenti europei.

Riferendosi alla sua storia personale ed a quella della sua famiglia, un periodo di grandi difficoltà ma anche speranze intense, il Presidente del Parlamento europeo il sig. Martin Schulz sottolinea l’universalità dell’arte ed il carattere insostituibile dell’esperienza letteraria. Tuttavia la cultura è minacciata : quando sterline non sono tradotte sono altrettanti mondi che non esistono. Inoltre la proprietà intellettuale e la diversità culturale sono minacciate dalle nuove tecnologie dell’informazione. Una società multinazionale come Amazon non paga imposte in Europa o così poco ma potrebbe portarla via sulle strutture esistenti di distribuzioni dei libri. Una strategia culturale europea si impone dunque.

Il presidente del gruppo dei Verts al Parlamento europeo Rebecca Harms si preoccupa di poca solidarietà manifestata in relazione all’Ungheria paese governato da qualche anno da un partito reazionario e attualmente riguardo all’Ucraina mentre per la prima volta dalla storia dei dimostranti sono caduti la bandiera europea alla mano. La cultura europea non è la somma delle culture nazionali afferma t da cui la competenza effettiva dell’UE in questo dominio. L’UE deve contribuire alla riunificazione delle culture al di là delle politiche nazionali.

Il Sig. Guy Verhofstadt Président del gruppo di Alliance dei liberali ed i democratici al Parlamento europeo che compara l’Europa di prima della 1a guerra mondiale con la situazione attuale non teme di dire che non ci sono più cuori per l’Europa ; c’è soltanto monocolture nazionali, una raccolta di isole isolate una dell’altra. La vita culturale di un autore poiché Kafka è inconcepibile oggi. Nel frattempo il centro di gravità della cultura si è mosso verso gli Stati Uniti. L’UE agisce con gli attrezzi del passato. Senza capo, un’opinione pubblica europea è improbabile. Osserviamo tuttavia la possibilità che diamo la crisi per formulare un nuovo resoconto europeo, una nuova interpretazione della complementarietà.

Nel corso del dibattito che segue sono presi soprattutto in considerazione i mezzi che permetterebbero, tra l’altro :

– il decentramento della cultura
– la ricerca della interdisciplinarité (l’apertura degli argomenti economici, sociali e culturali)
– un posto aumentato all’istruzione in Europa
– la chiamata agli intellettuali da prendere parte al dibattito democratico
– l’incoraggiamento alle ricerche sulla traduzione automatica
– la possibilità di una lista sopranazionale alle elezioni europee.


Sul piano pratico e in conclusione, i membri del gruppo strategico della conferenza, evocano l’istituzione ormai di conferenze annuali, di legami con tutte le commissioni interessate del PE e non soltanto la commissione della cultura e la creazione di sinergie nuove.

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